Dopo l'ennesimo viaggio dal tabaccaio mi sono ritrovato di fronte l'espositore dei trinciati e questa volta ho deciso di provare questa variante blend Domingo Celeste, nonostante sia sempre stato molto reticente nei confronti della famiglia Domingo in quanto non gode di una buona reputazione tra i fumatori e le prove che ho fatto personalmente non mi hanno certo entusiasmato. Ma veniamo a noi.
La confezione da subito l'impressione di essere decisamente economica: è di un celeste tendente al bianco, di carta morbida, quel materiale, per intenderci meglio, che si rovina nel momento stesso in cui si apre la confezione e che quando si tiene in tasca o in borsa o nel portatabacco diventa grossomodo una poltiglia di carta straccia, per essere proprio critici e un po' cattivi!
Dopo averlo aperto il profumo di thè del tabacco mi ha subito colpito, fresco e gradevole. Il panetto è compatto ma presenta numerose imperfezioni. E' facile da rollare anche sfilacciandolo leggermente. Il colore tende al chiaro, è piuttosto secco e filamentoso ed è una passeggiata rollarlo, anche i meno esperti non dovrebbero avere difficoltà. Dopo averlo fumato le aspettative prodotte dal buon profumo sono subito svanite però. E' Leggero ma dal sapore amaro e dal retrogusto secco, lascia la bocca pastosa e amarognola, asciutta ed esigente di acqua. Ho provato una seconda confezione per eliminare il dubbio che si trattasse di una busta vecchia, ma il risultato non è cambiato.
In conclusione un tabacco deludente per i miei gusti, dal pessimo rapporto qualità prezzo. Consiglio di provare altri tabacchi che a parità di prezzo sono decisamente migliori. Purtroppo nemmeno gli altri componenti della famiglia Domingo (Virginia, Natural e Original) sono riusciti a suscitare un'esperienza positiva.