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Azioni Cannabis in Ripresa dopo Calo 2019

Pubblicato il 21/10/2020

In borsa le azioni di società che si occupano di cannabis hanno ripreso a crescere dopo aver registrato vistosi ribassi alla fine del 2019. Infatti, lo scorso anno, le azioni cannabis sono state in perdita per circa 35 miliardi di dollari.

Andando un po' controcorrente, le azioni della cannabis hanno avuto uno slancio proprio durante l'emergenza sanitaria da coronavirus a Marzo e ad Aprile 2020, lo si può verificare dal North American Marijuana Index che traccia i principali titoli del mercato della cannabis di USA e Canada

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Aggiornato il 11/07/2025 11:39

In effetti, la pandemia è stata un motore indiretto per la ripresa del mercato della cannabis, soprattutto negli Stati Uniti dove è stata ritenuta bene di prima necessità durante l'emergenza.

Tuttavia, il futuro di molte aziende è incerto. In effetti, il Congresso degli Stati Uniti e il presidente Donald Trump non hanno considerato questo settore fondamentale. Perciò le imprese del settore non hanno ancora ricevuto sovvenzioni e prestiti a basso interesse per fronteggiare la crisi. Di conseguenza, molte aziende hanno dovuto adottare forzati tagli al personale.

Fino a qualche anno fa l'industria della cannabis non era quotata in borsa, era un settore in cui le organizzazioni criminali detenevano il monopolio. Tuttavia, oggi la situazione sta gradualmente cambiando: sempre più paesi stanno regolamentando la cannabis, sia per uso terapeutico che ricreativo.

La liberalizzazione in alcuni paesi (Canada e Stati Uniti prime tra tutte) ha permesso la vendita di cannabis in modo del tutto legale, creando così un nuovo mercato e creando enormi profitti per tutte le aziende impegnate nella filiera.

Negli ultimi anni, l'industria della cannabis ha ottenuto rendimenti considerevoli, il che ha portato sempre più persone alla ricerca di azioni legate alla cannabis. Tuttavia, in Italia la cannabis è ancora ritenuta illegale per cui per investire bisogna affidarsi a piattaforme internazionali come eToro che consentono di operare sui principali mercati mondiali.