Nel 2025 Amsterdam celebra 750 anni di storia. Un traguardo che racconta molto più di una ricorrenza: è l’occasione per ripercorrere l’evoluzione di una città che, dall’acqua dei suoi canali, ha tratto commercio, arte, apertura mentale e un’identità civica unica in Europa. Accanto alle feste, però, emergono domande urgenti sul futuro: come governare l’overtourism, come rendere di nuovo accessibili gli affitti e come continuare a essere inclusiva senza snaturarsi.

Dalle paludi al potere marittimo: una storia di ingegno

La leggenda di Amsterdam nasce con un atto medievale che, nel 1275, sancì l’esenzione dai dazi per chi attraversava il fiume Amstel. Da quel favore fiscale scaturì una vocazione commerciale che, tra dighe, chiuse e canali, trasformò un villaggio di pescatori in un hub europeo. Il Seicento, secolo d’oro della città, lasciò in eredità l’anello dei canali, le case dai frontoni stretti, una borghesia mercantile colta e cosmopolita. Qui trovarono spazio stampa e idee, rifugiati e minoranze, artisti e artigiani. Una tradizione di pragmatismo che ha alimentato, nei secoli, la reputazione di Amsterdam come “città della tolleranza”.

Perché Amsterdam è sinonimo di tolleranza

Più che ideologia, è metodo: cercare soluzioni pratiche in cui tutti rinunciano a qualcosa per guadagnarci insieme. È il cosiddetto polder model, nato letteralmente dal cooperare per strappare terra all’acqua. Questa attitudine ha ispirato politiche di riduzione del danno, una forte tutela dei diritti civili e un vivace tessuto culturale, visibile nelle istituzioni museali, nella vita notturna, nella scena LGBTQIA+ e in un quotidiano in cui la bicicletta è sovrana.

Un anno di celebrazioni: cosa aspettarsi

Il compleanno dei 750 anni diventa un palinsesto diffuso: mostre tematiche, concerti sul lungocanale, rassegne nei teatri storici e progetti di quartiere che raccontano la città con le voci dei suoi abitanti. I musei dedicano focus alla storia urbana e all’arte del Seicento, le biblioteche ospitano incontri, mentre ponti e banchine si animano con installazioni luminose. È previsto un calendario lungo dodici mesi che culmina in appuntamenti simbolici attorno alla data fondativa di fine ottobre.

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Consiglio pratico: prenotate con anticipo, verificate i siti ufficiali di musei e istituzioni per biglietti a fascia oraria e preferite i mezzi pubblici o la bici per muovervi tra un evento e l’altro.

Le sfide di oggi

Overtourism: come bilanciare accoglienza e vivibilità

La popolarità di Amsterdam ha un prezzo: affollamento nei weekend, pressione sui quartieri centrali, rumore notturno e impatto ambientale. La città risponde con una combinazione di leve: tasse di soggiorno più incisive, norme più rigide sugli affitti brevi, campagne per un turismo rispettoso, limiti agli accessi in alcune zone e una distribuzione degli eventi anche fuori dai percorsi più battuti. L’obiettivo è chiaro: mantenere vivo il centro senza trasformarlo in un parco a tema, offrendo al tempo stesso occasioni culturali nei quartieri emergenti.

Affitti alle stelle e diritto alla città

La crisi degli affitti non è un segreto: la domanda supera l’offerta, gli stipendi faticano a tenere il passo e molti residenti rischiano di essere spinti verso la periferia. Tra le strade percorse: più alloggi a canone calmierato, limiti alla riconversione in uso turistico, riuso di edifici per co-living e studentati, piani per aumentare l’offerta senza sacrificare qualità urbana e sostenibilità. È una partita di equilibrio tra attrattività globale e vita quotidiana di chi Amsterdam la abita tutto l’anno.

Visitare Amsterdam responsabilmente nel 2025

  • Scegliete periodi e orari meno affollati: meglio infrasettimanale e bassa stagione.
  • Esplorate oltre la cintura dei canali: Oost, Noord e De Baarsjes offrono mercati, gallerie e architetture contemporanee.
  • Preferite alloggi regolari e certificati; evitate strutture che alimentano speculazione e disturbo nei condomini.
  • Muovetevi a piedi, in bici, tram e metro; i canali sono belli, ma le strade raccontano storie.
  • Acquistate biglietti a tempo per i musei e considerate collezioni meno note: vi sorprenderanno.
  • Sostenete le economie locali: botteghe, caffè di quartiere, artigiani.

Un’idea di itinerario in 48 ore

Giorno 1: colazione nel Jordaan, passeggiata lungo i canali dell’UNESCO, visita a una casa museo per capire com’era la vita mercantile, tramonto sui ponti a ferro di cavallo. 
Giorno 2: traghetto gratuito verso NDSM a Noord per arte urbana e spazi creativi, pomeriggio al quartiere dei musei per un classico tra grandi maestri e design, serata in un teatro storico o in un club di jazz.

Tra memoria e futuro

Sette secoli e mezzo dopo i primi privilegi sull’Amstel, Amsterdam continua a reinventarsi senza perdere il filo che la tiene insieme: la capacità di unire ingegno, convivenza e bellezza quotidiana. Il 750° compleanno non è solo un brindisi: è un invito a prendersi cura della città, da visitatori e da cittadini, perché resti vivibile, curiosa e aperta per i prossimi 750.