Il Consiglio di Stato ha deciso di sospendere il giudizio riguardante la cannabis light in Italia, rimettendo la decisione definitiva alla Corte di Giustizia dell’Unione Europea (CGUE). Questa scelta è stata motivata da una possibile incompatibilità tra la normativa nazionale italiana, che limita l’uso delle foglie e delle infiorescenze di canapa anche se con basso contenuto di THC, e le norme europee sulla libera circolazione delle merci e sulle varietà agricole ammesse nel catalogo comune.
Il conflitto tra legge italiana e diritto europeo
Al centro della controversia c’è il contrasto tra il divieto italiano, basato sul D.P.R. 309/1990 e sulla Legge 242/2016, e le disposizioni comunitarie che consentono la coltivazione e l’uso di canapa con THC entro limiti autorizzati. Vari produttori e associazioni di settore hanno fatto ricorso contro i Ministeri competenti, sostenendo che le restrizioni italiane penalizzano lo sviluppo di un comparto agricolo e industriale riconosciuto e regolamentato in altri Paesi europei.
Implicazioni della decisione europea
La Corte di Giustizia UE dovrà pronunciarsi sull’interpretazione delle norme comunitarie in materia di libera circolazione e concorrenza e chiarire se l’Italia possa mantenere le proprie restrizioni o sia obbligata a modificarle per allinearsi agli standard europei. La decisione di Lussemburgo potrebbe avere un impatto forte sul mercato della cannabis light in Italia, potenzialmente sbloccando un settore che attende da anni regole certe e trasparenti.
Cosa accade ora e prospettive future
In attesa della sentenza europea, il Consiglio di Stato ha congelato i giudizi nazionali a tema cannabis light, seguendo un orientamento già adottato in altri casi simili. Questa sospensione rappresenta un momento cruciale per operatori, coltivatori e consumatori, che auspicano chiarezza normativa e un quadro giuridico stabile.
La pronuncia della CGUE sarà inoltre un segnale importante nel definire i rapporti tra normativa nazionale e diritto europeo in materia di prodotti derivati dalla canapa.
Conclusioni: verso una possibile svolta normativa
La sospensione del Consiglio di Stato e la chiamata alla Corte di Giustizia UE indicano una fase di grande fermento e incertezza normativa per la cannabis light in Italia. La decisione europea potrebbe aprire la strada a un allineamento legislativo che favorisca lo sviluppo sostenibile e legale del settore, in armonia con le indicazioni europee, garantendo al contempo tutela della salute pubblica e sicurezza.
Rimanere aggiornati su questo tema sarà fondamentale per tutti gli attori coinvolti, perché la sentenza potrà segnare un punto di svolta decisivo nel futuro della canapa legale italiana.





