Le Sezioni Unite Penali della Corte Suprema di Cassazione, il giudice di legittimitĂ di ultima istanza delle sentenze emesse dalla magistratura ordinaria, hanno stabilito che non sarĂ piĂą reato la coltivazione della cannabis per uso personale, ovvero l'auto produzione destinata unicamente al consumo personale.
Resta reato la coltivazione estesa destinata alla cessione, anche in forma gratuita, della sostanza prodotta, sia pur ad amici o a componenti dello stesso nucleo familiare. Ma la coltivazione della cannabis ad uso personale in quantitĂ minime e con tecniche rudimentali è diventata legale. Questo significa che si potrebbero comunque applicare le sanzioni amministrative di cui all’art. 75 del DPR 309/90 al reo, ma che la produzione ad uso personale non debba venire automaticamente assimilata allo spaccio e quindi punita con una pena dai 2 ai 6 anni di carcere, anche se spesso veniva considerata fatto di lieve entitĂ (da 6 mesi a 4 anni).Â
Per Stefano Vecchio, Presidente di Forum Droghe “la decisione della Cassazione è importante perché mette nero su bianco che è insensato colpire penalmente condotte evidentemente riconducibili al consumo personale. Dovremmo prendere atto che il fenomeno del consumo, ma anche dell’auto produzione di cannabis per uso personale, è ormai normalizzato nella società ed è compito dello Stato regolarlo per limitarne i danni sulle persone.”
Naturalmente la strada verso una legalizzazione completa è ancora molto lontana se paragonata alla situazione attuale di molti altri Stati, tanto europei quanto americani, ma in uno Stato come quello Italiano dove ancora in materia vige una forte disinformazione basata più su convinzioni aprioristiche piuttosto che su una cultura scientifica, si tratta di un grande passo avanti.
La Cassazione ha quindi riconosciuto che il bene giuridico della salute pubblica non viene pregiudicato dal singolo che decide di coltivare per sé qualche piantina di marijuana. Superando così finalmente un’anomalia italiana: non era reato acquistare e consumare marijuana per uso personale, ma era severamente vietato auto prodursi la medesima sostanza e nelle medesime quantità .
I perimetri entro cui muoversi sono severi, la coltivazione deve essere infatti di carattere rudimentale, senza l'utilizzo quindi di lampade acceleranti, irrigatori anche soltanto a goccia, fertilizzanti, temporizzatori e via dicendo. BisognerĂ limitarsi al classico vaso con l'innaffiatoio. Il consumo dovrĂ essere prettamente personale, esclusi anche conviventi e amici.