Chiaravalle Burley & Virginia: la Recensione
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Chiaravalle Burley & Virginia: un Made in Italy originale e notevole
Made in Italy. Non c’è miglior incentivo di questo per decidere di acquistare un prodotto. O perlomeno secondo la mia visione di consumatore. Non ho nulla in contrario verso l’importazione, tutt’altro, ma ritengo che i prodotti italiani non debbano essere affatto sottovalutati, anzi dovremmo prenderli maggiormente in considerazione nella scelta dei nostri acquisti quotidiani, non riferendomi prettamente ai tabacchi ma piuttosto in generale. In questo caso il Chiaravalle Burley è senza dubbio un prodotto al 100% italiano.
Questa presentazione del prodotto è stata realizzata con il plugin AAWP.
Non solo il simbolo dei colori dell’Italia ha solleticato la mia attenzione ma soprattutto la confezione di questo Chiaravalle Burley & Virginia, molto particolare in carta plastificata e con una grafica semplice e “campagnola”. È dotata della solita linguetta adesiva, ma a differenza degli altri tabacchi stranamente alzando la linguetta mi è rimasta la carta attaccata nella zona adesiva, pertanto è diventata subito inutile.
L’apertura
Passando agli aspetti più peculiari abbiamo un tabacco decisamente aromatico e profumato, dal colore nocciolato e dal taglio filamentoso con alcune imperfezioni a volte anche piuttosto visibili. Non è per nulla pressato perciò si sfilaccia facilmente e risulta secco al tatto ricordando i classici naturali senza additivi.
Questa presentazione del prodotto è stata realizzata con il plugin AAWP.
La prova pratica
Fumandolo non delude le aspettative generate dal suo bell’aspetto esteriore. E’ un tabacco frizzante che soddisfa la voglia di nicotina e regala una forza niente male. Lascia un retrogusto decisamente amarostico e aspirando stuzzica vivacemente la gola e la punta della lingua, però senza infastidire.
Chiaravalle Burley in conclusione
In conclusione questo Chiaravalle Burley & Virginia è un tabacco che sicuramente merita attenzione, non solo perché è un marchio italiano ma anche per il fatto che potrebbe essere impiegato come tabacco quotidiano da molti. Personalmente non mi ha colpito al punto da farlo entrare nella mia particolare classifica di tabacchi privilegiati ma sicuramente è un trinciato che consiglio a chiunque di provare, sia ai fumatori pesanti che a quelli più leggeri. Presto proverò anche il Chiaravalle Virginia sperando di trovarmi di fronte un altro tabacco degno di nota.
Questa presentazione del prodotto è stata realizzata con il plugin AAWP.
17 Commenti
Sigarette:troppo vuote,poco tabacco all’interno.
Lino
Io lo uso da diverso tempo ormai.. Mi piace molto e fortunatamente ho chiesto al mio tabaccaio di fiducia di ordinarlo se era possibile xké ero riuscita a trovarlo in una sola tabaccheria non vicino casa e quindi scomoda da raggiungere…
Mi piace per diversi motivi.. In primis xké è italiano!!! E preferisco sicuramente incentivare ditte italiane che estere… Ha un gusto intenso, buon profumo e lascia un buon sapore in bocca…
PROVATELO!!
come ho gia’ detto ha un buon sapore ma gli preferisco la versione virginia solo perche’ l tabacco e’ troppo secco e si sbriciola gia’ al secondo giorno!!!non so se dipende dal fatto che il mio tabaccaio non lo vende…..non so se fresco sarebbe meglio ma dalla recensione sembra di si…….per adesso il chiaravalle verde mi piace di piu’…
Trovato a Padova , in una tabaccheria in via San Francesco 210
Ho trovato molti tabacchi particolari come
Red bull
Mowack
Senza nome bianco verde e nero
Pueblo marrone e azzurro
Samson
Forte
Manitou
e altri che ora non mi ricordo
salve a tutti. da qualche tempo si trova anche a milano dove opero. non male e non mi sembra così malvagia la confezione. non amo i naturali ma questo non mi dispiace. sono alla terza busta. ma scrivevo per segnalarvi un inconveniente. poche settimane fa l’ho trovato e acquistato in uno dei tabaccai più forniti in città. appena aperta la confezione la sorpresa di trovarlo umido e con un’inconfondibile odore di…organico. riportato al negoziante che si è scusato dicendo che non dipendeva sicuramente da loro, ho preso una busta di Origenes e… ho rilevato anche se in forma più attenuata lo stesso problema. ho pensato conservassero i tabacchi in un posto umido e malsano per troppo tempo.ora evito quel posto
Ciao!!! Mi sapresti dire dove posso trovarlo a Milano??? Grazie!!!
Quando ho provato questo tabacco a Livigno quest’estate ne sono rimasto colpito, fumavo il pueblo, e non c’ e paragone come qualità e sensazioni. É difficile da trovare ma mi sono attrezzato e ho chiesto al mio tabaccaio di ordinarmene un paio di stecche. É bello sapere che anche i tabacchi italiani sono buoni!!
un buon trinciato, sapore medio,a livello del gauloises.
Qualcuno sa dove è possibile reperire questo tabacco a gatteo a mare?
Sono un Chiaravallese, cioè vi scrivo da Chiaravalle (AN), ossia da dove nasce e proviene questo tabacco dedicato al mio paese. Mi reputo un buon fumatore, mi piacciono le sigarette senza filtro, circa 8 al giorno, non le rollate, non mi piace il fumo dal “gusto americano” (tabacco Chiaravalle incluso), ma preferisco il “gusto italiano” (tipo Nazionali) o meglio ancora il “gusto francese Caporal” (Gitanes e Gauloises Brunes). Vorrei tuttavia parlarvi di questo tabacco e del suo perché. La manifattura tabacchi di Chiaravalle (AN) è la più antica manifattura italiana ed è l’unica attualmente di proprietà e gestione al 100% italiana (da quando lo stato ha svenduto le manifatture ai privati). Dalle mie parti, come ovvio, questo trinciato è reperibile dappertutto ed usatissimo, così come lo sono le sigarette prodotte dalla medesima manifattura Chiaravallese (Futura, 821, Linda, Tre stelle, Giubek, Chiaravalle…). Il paese di Chiaravalle è nato e si è sviluppato sul tabacco, il tabacco della manifattura di Chiaravalle è da sempre un’eccellenza nazionale (i più grandi tabacchi italiani, che hanno fatto la storia del fumo nazionale, provenivano sempre da Chiaravalle, come le sigarette Macedonia o il fiuto Sun di Spagna). Questo tabacco, così come gli altri prodotti della MIT, ha una storia importante, fatta di radici forti, di gente genuina e di lavoro sano; la scelta di chiamare Chiaravalle questo tabacco sintetizza l’importanza di esso, della manifattura cui proviene e il legame che da sempre c’è tra la manifattura e la popolazione autoctona.
Ho provato questo tabacco incuriosito dall’italianità del prodotto e dalla storia piuttosto antica dei tabacchi Chiaravalle. Fumo poco e per piacere e da tempo trovo soddisfazione nel leggero ed umido Drum bianco; nonostante questo sia un tabacco piuttosto secco e sicuramente un po’ più pesante del suddetto mi ha colpito particolarmente. Lo consiglio decisamente ai fortunati che lo riescano a trovare! (il tabaccaio da cui l’ho preso ne ha fatto un ordine che purtroppo ha deciso di non rinnovare data la scarsità di richieste)
@fireleaf, ma sai che oggi mi è venuta in mente la stessa cosa? Mi sa che non sono la sola ad avere un pessimo ricordo del burley nel nome di un tabacco!!! Ma, come hai detto tu, lasciamo che il mare porti le sue onde…e che siano onde che racchiudono un matrimonio perfetto tra virginia e burley…
@Paolo,ora che ci penso….burley e virginia,il gusto è simile al pueblo pari blend?perchè a essere sincero fumandolo mi ha dato sensazione di plastica e non mi è piaciuto per niente
idem,le tabaccherie che ho visitato non sanno nemmeno che esistono…….lasciamo che il mare porti le sue onde…
Io posso solo dire che ho iniziato la mia battuta di caccia…al momento, ahimè, infruttuosa :(
Purtroppo lo stanno commercializzando in pochissime città ma con un po’ di tempo dovrebbe estendersi a macchia d’olio. O almeno lo spero! :D
DA cercare e provare :D