Spot Fumo: Quelli Retrò che non Vedremo Mai più
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Il fumo in pubblicità: un’era ormai passata
Oggi è impensabile vedere uno spot pubblicitario che promuove il fumo. Eppure, fino a qualche decennio fa, era assolutamente normale imbattersi in cartelloni pubblicitari e annunci televisivi in cui modelle affascinanti esibivano una sigaretta con fierezza, elogiandone il gusto e le qualità (spesso inesistenti).
Per chi è nato dopo il 1962, anno in cui l’Italia vietò ufficialmente la pubblicità delle sigarette, tutto questo suona quasi surreale. Ma prima di quella svolta normativa, le campagne pubblicitarie del tabacco erano onnipresenti e incredibilmente persuasive.
Quando il fumo era sinonimo di eleganza e salute
Le pubblicità di un tempo non si limitavano a promuovere un prodotto, ma costruivano un vero e proprio stile di vita. Alcuni slogan oggi risultano incredibilmente assurdi:
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- “Nell’offerta di una sigaretta, un invito all’amicizia”
- “I dottori fumano più Camel di qualsiasi altra sigaretta”
Testimonial di prestigio, spesso icone di Hollywood, contribuivano a rendere il fumo uno status symbol. Star del calibro di Ava Gardner, Rita Hayworth e Lauren Bacall comparivano nelle pubblicità con la sigaretta in mano, trasmettendo un’immagine di donne moderne ed emancipate. Un tempo, fumare non era soltanto un vizio, ma una dichiarazione di stile.
Pubblicità di sigarette oggi: uno scenario impossibile?
Oggi è impensabile promuovere il fumo con gli stessi messaggi del passato. Negli ultimi anni abbiamo visto campagne pubblicitarie a favore delle sigarette elettroniche, ma il tono e l’approccio sono completamente diversi.
Se, per assurdo, le pubblicità di sigarette tornassero, probabilmente manterrebbero alcuni elementi tipici della comunicazione di marketing, come la centralità della figura femminile, spesso utilizzata nei messaggi pubblicitari italiani. Tuttavia, gli slogan ingannevoli, privi di fondamento scientifico, oggi non avrebbero più spazio. O forse sì?
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