Tabacco Espanso: Breve Spiegazione
Tabacco espanso: cos’è, come si fa e in che modo è diverso
Di recente stiamo vedendo sempre più spesso sugli espositori dei nostri tabaccai di fiducia questa nuova tipologia di tabacchi (Pall Mall Maxxi, Diana Volume Tabacco) e sempre di più veniamo attratti dalle grosse scritte sulle confezioni di tabacco che riportano le diciture “Tabacco espanso” o “Volume Tobacco”. Ma vi siete chiesti di cosa si tratta? Dopo averne provati alcuni ho deciso di fare qualche ricerca per voi.
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La produzione mondiale di tabacco è in costante aumento e soprattutto negli ultimi tempi, si sta diffondendo sempre di più l’uso di questo tabacco espanso, o volumizzato, sia nella produzione delle sigarette già confezionate, sia nella preparazione dei trinciati per il confezionamento fai da te. L’utilizzo del tabacco espanso è cresciuto per diversi motivi tra cui quelli economici e quelli inerenti la salute, a causa della necessità di creare sigarette che riducano la quantità di tabacco usato e di nicotina presente nel prodotto stesso.
Una sigaretta con tabacco volumizzato viene bruciata più velocemente, si finisce con meno boccate, e libera nicotina più rapidamente. Con il trinciato per sigarette contenente tabacco espanso si possono realizzare un maggior numero di sigarette, con costi più contenuti, tanto per il produttore quanto per il fumatore.
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Questo tabacco è ottenuto mediante un processo fisico-chimico, che determina un aumento di volume dei tessuti cellulari. Il procedimento è svolto seguendo diversi meccanismi, molto simili a quelli usati per produrre il riso soffiato. Tra i più comuni, vi sono l’espansione tramite l’anidride carbonica (Dry Ice Expanded Tobacco Process), l’ammoniaca o il nitrogeno. La procedura con il diossido di carbonio, che è la maggiormente usata, prevede che le foglie della pianta di tabacco siano messe sotto alta pressione in contenitori, insieme a diossido di carbonio liquido, fino a che le cellule delle foglie si siano impregnate completamente. Queste vengono poi trasferite e lasciate in un recipiente che riduce la pressione a quella atmosferica e fa solidificare il liquido, che diventa praticamente ghiaccio. Il tabacco viene successivamente scaldato, per permettere al diossido di carbonio di evaporare e di generare l’aumento di volume. L’espansione che si ottiene può arrivare anche al doppio del volume originario. Segue un trattamento di asciugatura che gli conferisce la consistenza idonea ad essere utilizzato per la lavorazione di sigarette. Alcuni produttori sostituiscono il diossido di carbonio con isopentano. Questa sostanza non dissolve la nicotina e altri elementi volatili e consente al tabacco espanso il mantenimento del suo colore e del suo sapore.
Nell’ambito dei trinciati per sigarette, il tabacco volumizzato risulta con un taglio più grezzo e un po’ più secco e asciutto nella consistenza. Le sigarette hanno un contenuto più basso di catrame, sono più leggere e di conseguenza anche l’aroma subisce una modifica nella sua intensità.
Indubbiamente il costo di questi tabacchi ci consente di risparmiare qualcosa, ma il prezzo da pagare alla fin fine è quello di un tabacco che non sempre riesce a rispecchiare i nostri canoni di gusto. Forse se i prezzi di tabacco e sigarette non fossero così alti, le case produttrici non avrebbero bisogno di inventarsi tali stratagemmi. Come al solito, lascio a voi l’ultima parola.
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3 Commenti
La gente se ne fotte del veleno contenuto nei tabacchi naturali o meno; i fumatori, soprattutto di questi tempi, guardano il portafoglio e basta. Il resto sono solo moralismi inutili e perfino sgradevoli.
I nostri polmoni si espanderanno dalla felicità
Chissà cosa ci fumeremo tra qualche anno…!