Vaping: il Futuro del Fumo è Elettronico
Vaping: il nuovo modo di “fumare” dagli Stati Uniti
Negli States lo chiamano “vaping“. Come se non fosse fumare, ma “vaporizzare“. Ed in effetti quella è la più grande ed evidente differenza che c’è tra una sigaretta comune e una sigaretta elettronica: non c’è alcuna combustione, e non essendoci combustione non si respira fumo a temperature elevate.
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Inizialmente le sigarette elettroniche sono state sbandierate come un modo confortevole per smettere di fumare, un dispositivo che rilasciava ugualmente nicotina, privo di catrame ed altre sostanze tossiche presenti nelle sigarette normali, e che poteva aiutare a ridurre l’uso e la dipendenza mantenendo la psicologia del gesto. La sigaretta elettronica è stata quindi proposta come un modo di fumare “salutare“, e le prime ricerche sembravano dimostrarlo. Al contrario delle comuni “bionde” le sigarette elettroniche non recano alcun danno al cuore. Gli eventuali danni arrecati ai polmoni devono ancora essere studiati, ma sembra che i bronchi, ugualmente, non gradiscano l’ingresso del vapore che si aspira, creando resistenza.
Ad oggi, più giustamente, le sigarette elettroniche vengono pubblicizzate come un modo differente di fumare, come “un ottimo metodo per non smettere di fumare“. Ovvero: i divieti di fumo in un locale pubblico non valgono ad oggi per la sigaretta elettronica, poiché questa non reca alcun fastidio a terzi. L’unica cosa che si spande per l’aria è, al massimo, la fragranza che si è scelto di “fumare“: ne esistono davvero tantissimi tipi, dal mirtillo alla banana, passando per il mix di frutta, con la presenza o meno (a seconda del desiderio) di nicotina. E’ garantita la soddisfazione del fumatore, che può concedersi lo stesso gesto, un vizio simile, senza dare fastidio e senza assorbire le molte sostanze nocive presenti nelle sigarette normali.
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Ma cerchiamo di spiegare in pillole come funziona una sigaretta elettronica. E’ presente un “atomizzatore” che riscalda, tramite una resistenza, il liquido contenuto nella cartuccia scelta, trasformandolo in vapore. Il liquido presente all’interno della cartuccia è composto da glicole propilenico, glicerolo, acqua, aromi ed eventualmente nicotina.
Per quanto non sia stato assolutamente dimostrato che il “vaping” sia una pratica salutare, è certo che non si assorbono le oltre 74 sostanze nocive certamente presenti nelle sigarette comuni. La sigaretta elettronica rappresenta una vera rivoluzione del fumo, portando quello che è sempre stato un gesto “glamour” ad un vero e proprio oggetto di stile, adatto ad ogni contesto e prodotto in ogni formato e fragranza.
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2 Commenti
Ho notato che la E.cig, da strumento per smettere di fumare, si è diramato in uno strumento per risparmiare,svapando,compri un pacchetto di sigarette ogni 2/3 giorni,dimezzando il budget impiegato previsto da un fumatore. A questo punto sarebbe meglio rafforzare la volontà e semplicemente fumare di meno,nel collettivo sta passando in secondo piano lo scopo della E.cig
Ho notato che si è aggiunto alla sigaretta.
Mi spiego, molti clienti sono passati al vaping, dopo qualche mese hanno cominciato a introdurre qualche “bionda” diciamo per avere quel tocco in più.
Attualmente fumano entrambi, la “bionda” quasi hai ritmi di prima e quella elettronica tra una e l’altra “bionda” e ovviamente per la comodità di poterla fumare in luoghi chiusi come in casa ecc…
A mio vedere mi sa molto di moda questa del vaping, e penso che ha perso il suo scopo.
Andrea.